“Dolcemente” complicate Tutorial su come affrontare la festa della donna!

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La lettura di questo articolo è suggerita ad un pubblico maschile

Ero indecisa, lo ammetto, se scrivere un articolo sulla festa della donna. Da principio volevo soffermarmi sull’origine che vi è dietro questa festività, ma poi ho pensato che sono innumerevoli i blog che affrontano questo argomento in maniera brillante. Così, ho optato per un articolo che, spero, divertirà le donne e sarà molto apprezzato dal pubblico maschile, poiché valido consiglio..

La domanda delle domande, in vista del fatidico 8 marzo, che si dimena nella testa degli uomini è “compro o non compro un pensierino? Se le dovessi regalare qualcosa, inizierà: -Mi meraviglio di te. La festa delle donne è ogni sacrosanto giorno del calendario! È impensabile che dobbiamo ancora avere una festa che ricordi la nostra importanza, fermo restando che siamo ancora , e sottolineo ancora, vittime di violenze fisiche e psicologiche, stupri, disparità in ambito lavorativo ecc ecc-“. 

Praticamente inizierà, a ragione s’intenda, a elencare una valanga di problemi sociali e culturali, facendo sentire mortificato il povero uomo che farà la figura dell’ebete con una mimosa in mano. Ma, d’altro canto, se il povero disgraziato optasse per non regalare nulla alla sua dolce metà… sapete cosa succederebbe?

Uno sguardo profondo, freddo, leggermente scrutatore lo accompagnerebbe tutta la giornata,  alle sue innumerevoli domande “Che hai?  Che succede?”, (che delle volte diventano vere e proprie esortazioni, talmente viene esasperato il pover’uomo),  seguirebbero altrettanti innumerevoli “NIENTE. Non ho niente”.  Così d’innanzi all’apparente rassegnazione maschile di cercare di capire cosa c’è che non vada.. scoppierà la bomba: “Eh cavolo!! Nemmeno una mimosa da un euro merito? GRAZIE EH, grazie per la considerazione.”. 

Fidatevi. È così.

Perché noi donne siamo contraddittorie e irrazionali persino con noi stesse, figuriamoci con gli uomini!

Ma ho deciso di aiutare gli uomini a uscire vittoriosi da questa drammatica giornata.

Svelerò il segreto dei segreti per fronteggiare tutto ciò. 

Pronti a scoprire un mistero pari a quello del Triangolo delle Bermuda? 

 

I maschietti devono partire dal presupposto che le donne:

A) hanno bisogno di sentirsi apprezzate SEMPRE, quindi fate loro regali e sorprese in momenti del tutto inaspettati, questo servirà a non farle sentire parte dei soliti cliché;

B) seguono le mode, da qualche anno a questa parte la festa delle donne è debellata dal calendario femminista in quanto simbolo di una mentalità retrograda e maschilista, che vuole ancora un giorno per ricordare l’importanza della donna, come se durante i 364 giorni dell’anno così non fosse;

C) tuttavia le donne si confrontano con le amiche e sono sempre pronte al paragone, seppure non lo ammetteranno mai. Quindi lei penserà “eh Graziella ha avuto la mimosa.”…

 

Giustamente chi sta leggendo si domanderà come comportarsi d’innanzi a tale groviglio:

Consiglio A -partite il 6 marzo e tornate il 10 marzo:

Consiglio B -se proprio non potete seguire il consiglio A e fuggire, fate così: il giorno dell’8 marzo comprate le mimose ma fategliele recapitare o trovare con un biglietto dal seguente messaggio “So che sei contro questi cliché, ma non ho resistito. Spero mi perdonerai per averti troppo nei miei pensieri!” 

Gli uomini dovrebbero uscire indenni, ma non assicuro nulla!

Sperando di avervi fatto sorridere, aspettiamo di sapere tutti i dettagli e se il mio consiglio vi è stato d’aiuto;-)

Non smettete di brillare 😉

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