La festa di San Valentino ha una storia antica, non come quella del mondo ma almeno come quella della nostra cultura.
Questa festività risale ai tempi dei romani, quando, per tenere lontani i lupi dai campi coltivati, venivano organizzati dei riti propiziatori durante i quali in un’urna venivano mischiati nomi di uomini e donne e, tramite estrazione, venivano formate delle coppie che per un anno avrebbero dovuto vivere insieme.
Intorno al 500 d.c. la festa pagana venne sostituita dal rito di San Valentino. Gli antichi ci narrano che un giorno, il nostro santo dai natali umbri, sentì due giovani litigare e, andandogli incontro, regalò loro una rosa garantendo che i due l’avessero tenuta in mano senza pungersi, il loro amore sarebbe stato eterno: dalla preghiera alla realtà, i due giovani si sposarono. Il passaparola iniziò e il culto si diffuse: il 14 di ogni mese erano in molti quei pellegrini i quali si recavano dal nostro Santo per conquistare il lieto fine anche per la propria storia d’amore.
I secoli passano e le credenze si consolidano: durante il Medioevo, essendo opinione diffusa che l’accoppiamento degli uccelli avvenisse durante il mese di Febbraio, la celebrazione di San Valentino fu fatta coincidere con il 14 di quel mese che divenne il mese dell’amore per eccellenza.
Veniamo al XV secolo quando per la prima volta Carlo d’Orleans, imprigionato nella Torre di Londra, si rivolge alla sua amata con il termine di Valentina:
“Je suis déjà d’amour tanné, ma trés douce Valentinée”
Nell’Ottocento, prima in America e poi in tutto il mondo, si iniziarono a produrre biglietti d’amore da scambiare su scala industriale e da quel momento in poi la tradizione si diffuse.
Ogni nazione ha la sua variante: se in Germania, si scrivono biglietti e si regalano fiori, altrove, ad esempio in Olanda e in Inghilterra, si spediscono biglietti anonimi. Gli spagnoli si regalano rose rosse, le donne giapponesi regalano cioccolatini agli uomini che hanno un mese di tempo per corrispondere a loro volta il regalo, i bambini americani, invece, si scambiano disegni dei loro eroi/eroine.
In Italia, la migliore delle tradizioni, vuole che ci si regalino gioielli. Venite a vedere le nostre proposte.